Da oggi, 14 luglio 2022, è possibile presentare domanda
Le startup innovative beneficiarie delle agevolazioni Smart&Start Italia, l’incentivo di Invitalia dedicato alle imprese ad alto contenuto di innovazione, da oggi 14 luglio 2022, possono presentare domanda per trasformare una quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto.
Le modalità di richiesta sono state stabilite dalla Circolare Mise n. 253833 del 4 luglio 2022.
Con il decreto ministeriale del 24 febbraio 2022, le startup già ammesse alle agevolazioni possono chiedere di trasformare in fondo perduto una quota del mutuo se nella società vengono realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi o di soci persone fisiche.
L’investimento nel capitale di rischio deve essere almeno di 80mila euro, avere una durata minima di tre anni e, nel caso di apporto da parte di investitori terzi, non deve determinare una partecipazione di maggioranza.
Il finanziamento agevolato è convertibile fino a un importo del 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, non oltre il 50% del totale delle agevolazioni concesse alla startup.
Questa novità arricchisce l’insieme di vantaggi offerti da Smart&Start Italia: dal 2015 la misura ha ricevuto domande da parte di 4.000 startup innovative, di cui il 35% sono state finanziate, con la creazione di circa 7.200 posti di lavoro.
La Lombardia, con il 22% delle imprese agevolate, è la regione più rappresentata, seguita dalla Campania, con il 14%, e dal Lazio, con il 10%. Tra i settori di attività, spiccano l’e-commerce (13%), Life sciences e Internet of things (12% ciascuno), cloud computing (10%). In particolare, il 17% dei progetti finanziati è in linea con le sfide lanciate dal PNRR per la realizzazione della rivoluzione verde e della transizione ecologica.
Smart & Start Italia
Ricordiamo che la misura Smart & Start Italia è rivolta finanzia le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.
Possono chiedere un finanziamento:
Credito d’imposta per gli investitori incapienti
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