Regolarizzazione tardiva entro il 20 dicembre
In tema di compensazione dei crediti IVA di gruppo, è possibile regolarizzare la tardiva presentazione della garanzia patrimoniale attraverso il ravvedimento speciale introdotto dall'ultimo Bilancio (articolo 1, commi da 174 a 178, legge n. 197/2022). La norma di interpretazione autentica e la prassi dell'Agenzia delle Entrate convergono su questo punto.
Il caso e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
La conferma di questa possibilità è giunta con la risposta n. 475 dell'11 dicembre 2023 a una società tedesca coinvolta, in veste di controllante, insieme a una Spa italiana (controllata), nella liquidazione IVA di gruppo.
La società, intenzionata a presentare in ritardo le garanzie patrimoniali obbligatorie per ottenere il rimborso o utilizzare la compensazione dei crediti IVA per gli anni d'imposta 2019, 2020 e 2021, ritiene di poterlo fare avvalendosi del ravvedimento speciale. Pertanto, chiede l'approvazione dell'Amministrazione, che è stata confermata facendo riferimento alla risoluzione n. 67/E del 6 dicembre scorso.
La suddetta risoluzione, richiamata nella risposta, ha chiarito che le violazioni diverse da quelle definibili secondo specifici commi riguardanti dichiarazioni presentate entro il 31 dicembre 2021 e periodi d'imposta precedenti possono essere oggetto di regolarizzazione.
Sono escluse dalla regolarizzazione le violazioni rilevabili in base agli articoli 36-bis del Dpr n. 600/1973 e 54-bis del decreto IVA (Dpr n. 633/1972), così come quelle di natura formale definibili secondo gli articoli 1, commi da 166 a 173, della legge di bilancio per il 2023.
L'Agenzia delle Entrate ha precisato che tramite il ravvedimento speciale sono definibili tutte le violazioni per le quali è applicabile il ravvedimento operoso, purché la dichiarazione del periodo d'imposta sia stata validamente presentata.
Sono escluse alcune violazioni specifiche, come quelle legate a dichiarazioni omesse, imposte non periodiche, definizioni agevolate di somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni e regolarizzazioni di irregolarità formali.
La risposta dell'Amministrazione ha anche evidenziato che il termine originariamente previsto per perfezionare le violazioni tramite l'istituto definitorio agevolato, il 30 settembre 2023, è stato successivamente spostato al 20 dicembre (articolo 3-bis, Dl 132/2023).
In base a questa interpretazione legislativa e ai chiarimenti forniti dalla risoluzione n. 67/2023, l'istante può procedere alla regolarizzazione della violazione presentando tardivamente la garanzia richiesta per legittimare le compensazioni nell'ambito della liquidazione IVA di gruppo.
Dovrà versare, oltre agli interessi, una sanzione ridotta a un diciottesimo del minimo edittale, il tutto entro il 20 dicembre.
Credito d’imposta per gli investitori incapienti
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