Pubblicità delle imposte Paese per Paese
Il Decreto Legislativo n. 128 del 4 settembre 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 settembre 2024, introduce nuove norme sulla trasparenza fiscale per le grandi imprese, in conformità con la direttiva UE 2021/2101. Questo provvedimento, noto come "Country by country reporting pubblico", mira a garantire maggiore trasparenza e a contrastare efficacemente l'elusione fiscale. Le nuove regole impongono l'obbligo di pubblicare informazioni dettagliate riguardanti le imposte versate Paese per Paese da parte delle società che superano determinati limiti di fatturato.
Le disposizioni si applicano alle imprese, società o gruppi societari che hanno realizzato ricavi superiori a 750 milioni di euro nei due ultimi esercizi consecutivi. Questo obbligo coinvolge principalmente le società capogruppo con ricavi consolidati oltre tale soglia, ma anche le società autonome e le succursali di gruppi internazionali. Le società controllate da imprese capogruppo di Paesi terzi e incluse nei loro bilanci consolidati, qualora superino il limite di 750 milioni di euro di ricavi, rientrano anch'esse in questo obbligo. In casi specifici, sono previste delle esenzioni dall’obbligo di comunicazione.
La nuova normativa richiede che le aziende interessate forniscano un’ampia serie di informazioni finanziarie e operative, tra cui le imposte sul reddito maturate e versate, suddivise per ciascuna giurisdizione in cui operano. Oltre ai dati fiscali, le società devono anche riportare dettagli sul nome dell'impresa, l’esercizio finanziario di riferimento, la valuta utilizzata, il numero di dipendenti, i ricavi complessivi e l'utile o la perdita al lordo delle imposte. Se l'impresa fa parte di un gruppo, deve essere specificato l'elenco delle società controllate, indicando quelle con sede in Paesi dell'Unione Europea e quelle localizzate in giurisdizioni non cooperative a livello fiscale.
L’obbligo di trasparenza si concretizza tramite due forme di pubblicità. Entro 12 mesi dalla chiusura del bilancio di riferimento, le società devono depositare una comunicazione presso il registro delle imprese della propria sede o rappresentanza stabile, e pubblicare le informazioni sul sito internet aziendale, garantendone l’accesso gratuito. Le informazioni devono restare disponibili per un periodo di almeno cinque anni. Questo processo assicura che le informazioni finanziarie siano accessibili non solo alle autorità fiscali, ma anche al pubblico, favorendo una maggiore trasparenza nelle operazioni delle grandi imprese.
La comunicazione deve essere redatta secondo un modello standard previsto dall'atto di esecuzione della Commissione Europea, in conformità con l'articolo 48-quater della direttiva UE 2013/34, modificata dalla direttiva 2021/2101. L’obiettivo di questa normativa è quello di rendere più chiari i contributi fiscali delle grandi imprese nelle diverse giurisdizioni, con un impatto positivo sulla trasparenza e sull’equità fiscale.
Gli amministratori delle società sono responsabili della corretta pubblicazione e deposito di queste informazioni. Il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla legge comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie, come stabilito dall'articolo 1, comma 145, della legge 208/2015. La mancata trasparenza o eventuali omissioni nella pubblicazione dei dati fiscali possono comportare conseguenze economiche significative per le società inadempienti.
Questo nuovo quadro normativo è parte di una più ampia strategia dell'Unione Europea volta a rafforzare la responsabilità fiscale delle grandi imprese multinazionali, favorendo un sistema fiscale più trasparente e limitando le pratiche di elusione fiscale a livello globale. Grazie alla pubblicazione delle informazioni fiscali, i governi, i cittadini e gli stakeholder possono monitorare più facilmente il comportamento fiscale delle imprese, promuovendo una maggiore fiducia nei confronti del sistema fiscale e delle istituzioni finanziarie.
In sintesi, il Decreto Legislativo n. 128 rappresenta un passo importante verso la trasparenza fiscale e il contrasto all’elusione fiscale nelle grandi imprese, offrendo una visione più chiara delle imposte effettivamente versate in ciascun Paese in cui operano.
Credito d’imposta per gli investitori incapienti
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