Cosa cambia dal 2025
La riforma fiscale 2024 ha introdotto importanti novità per l’imposta di successione e donazione, operative dal 1° gennaio 2025. Il Decreto Legislativo 139/2024, pubblicato il 3 ottobre, è stato concepito per razionalizzare e semplificare la gestione delle imposte indirette, apportando modifiche significative al Testo Unico del 1990 (D.Lgs. n. 346).
Le novità principali dal 2025
Ecco le principali modifiche in vigore dal prossimo anno, che interessano aliquote, franchigie, dichiarazioni e altre disposizioni fiscali:
1. Aliquote e franchigie
Il D.Lgs. 130/2024 ha confermato aliquote e franchigie per successioni e donazioni.
Tra le novità, si segnala l'abolizione del coacervo successorio: le donazioni fatte in vita non saranno più considerate nel patrimonio ereditario del de cuius, eliminando così l’effetto cumulativo.
2. Svincolo anticipato per i giovani eredi
Per eredi sotto i 26 anni, è ora possibile richiedere uno svincolo anticipato delle attività finanziarie ereditate, purché l’asse ereditario includa immobili e vi sia un unico beneficiario.
3. Autoliquidazione
Con la nuova norma, il contribuente è responsabile del calcolo e del versamento dell’imposta dovuta per la successione. Il Fisco controllerà la correttezza della dichiarazione, e in caso di irregolarità potrà richiedere l’imposta complementare, con sanzioni ridotte se il pagamento avviene entro il termine del ricorso.
4. Liberalità d’uso
Esenti dall’imposta le liberalità d’uso – donazioni per servizi o conformi agli usi (ad esempio, i regali di Natale) – e le donazioni di modico valore. L’imposta è invece applicata sulle donazioni remuneratorie.
5. Trasferimenti d’azienda familiari
Esenzione dall’imposta per i trasferimenti di aziende o partecipazioni a discendenti o coniugi, a patto che i beneficiari mantengano l’attività o il controllo per almeno cinque anni, pena la perdita dell'agevolazione e l’applicazione dell’imposta ordinaria.
6. Semplificazione delle dichiarazioni
Dal 2025, la dichiarazione di successione dovrà essere inviata telematicamente entro 12 mesi, mentre i residenti all’estero potranno ricorrere alla raccomandata. Non sono più richiesti alcuni documenti come gli estremi degli atti di vendita degli ultimi sei mesi o gli estratti catastali degli immobili. L’imposta di bollo potrà essere versata tramite F24.
7. Trust
Novità rilevanti anche per i trust: l’imposta di successione è applicabile anche sui trasferimenti derivanti da trust con beni esteri, se il disponente è residente in Italia. La tassa può essere pagata alla costituzione del trust o all’assegnazione finale dei beni ai beneficiari.
Credito d’imposta per gli investitori incapienti
Scopri lo studio di commercialisti Natella e Bruno a Milano
Credito d’imposta per gli investitori incapienti
Scopri lo studio di commercialisti Natella e Bruno a Milano