Date, scadenze e novità
Dal 14 maggio, e fino al 30 settembre, è possibile accettare, modificare e inviare la dichiarazione il 730 precompilato reso disponibile dal 5 maggio scorso (per la consultazione) sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Possono utilizzare il modello 730 i contribuenti che percepiscono:
I lavoratori dipendenti, i pensionati o gli altri soggetti che possono presentare il modello 730, possono accettare la dichiarazione precompilata così come proposta dall’Agenzia delle Entrate, oppure possono modificarla o integrarla prima dell’invio.
Il contribuente non è comunque obbligato a utilizzare la dichiarazione dei redditi precompilata, in quanto può essere sempre presentato il modello ordinario.
Per visualizzare il proprio modello 730 o il modello Redditi, occorre entrare nell’area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate e inserire il nome utente, la password e il pin dei servizi online dell’Agenzia. È comunque possibile accedere utilizzando le credenziali rilasciate dall’Inps, la CNS (Carta Nazionale dei Servizi), oppure tramite Spid, ovvero il Sistema pubblico di identità digitale. Vi si può accedere anche indirettamente conferendo un’apposita delega al proprio sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, a un Caf o a un professionista abilitato.
L’Agenzia ha reso disponibile una guida dedicata al 730 precompilato in cui vengono spiegate le procedure da seguire per inviare la propria dichiarazione.
Ma anche quest’anno non mancano le novità. Nella dichiarazione precompilata 2020 si moltiplicano infatti le informazioni sugli oneri e sulle spese deducibili e detraibili. Oltre alle informazioni già presenti nelle dichiarazioni degli anni precedenti, quest'anno fanno ingresso nella precompilata le spese per le prestazioni sanitarie dei dietisti, dei fisioterapisti, dei logopedisti, degli igienisti dentali, dei tecnici ortopedici e di tante altre categorie di professionisti sanitari. Entrano, inoltre, nel modello precompilato le spese sanitarie per le prestazioni erogate dalle strutture sanitarie militari. Trovano spazio in dichiarazione anche i contributi previdenziali versati all'Inps con lo strumento del "Libretto famiglia”, come quelli per i lavoratori domestici.
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