Online il chiarimento dalla rivista dell’Agenzia delle Entrate
Sulla rivista online dell’Agenzia delle Entrate, un contribuente pone un quesito sul regime speciale per i lavoratori impatriati e l’acquisto di un’abitazione per estendere l’agevolazione.
Il quesito
Al fine di estendere di ulteriori 5 anni l’agevolazione prevista dal regime speciale per i lavoratori impatriati che acquistano un’abitazione, è necessario che la suddetta abitazione sia la prima casa?
La risposta
In presenza di tutti i requisiti soggettivi e oggettivi richiesti per usufruire del regime agevolativo per i lavoratori impatriati, il comma 3-bis dell’articolo 16 del decreto legislativo n. 147/2015 (inserito dall’articolo 5, comma 1, lettera c, del decreto legge n. 34/2019) ha individuato, quale presupposto per poter richiedere l’ampliamento dei periodi d’imposta agevolabili (ulteriori 5 anni):
In merito a tale ultimo requisito, la norma non ha disposto che l’unità immobiliare rappresenti l’abitazione principale del richiedente il regime speciale. Né il fatto di essere già proprietario di un altro immobile di tipo residenziale sul territorio dello Stato, al momento del nuovo acquisto, impedisce l’accesso all’estensione dell’agevolazione.
Si ricorda, infine, che l’Agenzia delle Entrate ha fornito sul tema importanti chiarimenti con la circolare n. 33/2020, alla quale si rinvia per gli opportuni approfondimenti.
Tra le altre cose, viene precisato che:
Fonte: fiscooggi.it
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