I contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni spettano anche alle nuove attività e si richiedono in via telematica
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 70/2021 del decreto Sostegni (D.L. 22 marzo 2021, n. 41), prende forma l’attesa disposizione sulla concessione di un nuovo contributo a fondo perduto in favore degli operatori economici.
Il meccanismo dei contributi a fondo perduto si differenzia di poco rispetto agli indennizzi erogati lo scorso anno. L’unica vera variabile riguarda l’estensione della platea dei beneficiari (eliminando difatti il paletto dei codici Ateco e riducendo la soglia minima di perdita di fatturato o ricavi/compensi al 30%).
Per le partite Iva la somma minima erogata sarà anche questa volta di 2mila euro una tantum.
Sono ammessi tutti gli operatori economici titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione oppure che producono reddito agrario di cui all’articolo 32 del testo unico per le imposte sui redditi.
In tutti i casi, il fatturato massimo annuo deve essere pari a 10 milioni di euro. Per ottenere il contributo il fatturato medio mensile o i corrispettivi dell’anno 2020 devono risultare inferiori di almeno il 30% rispetto a quelli medi del 2019: rileva la data di effettuazione dell’operazione (cessione beni o prestazioni di servizi).
Per le startup e le nuove attività (partita Iva attivata dopo il primo gennaio 2019), tale requisito non viene considerato (e si applica il contributo minimo).
Il contributo a fondo perduto spettante è pari all’importo ottenuto moltiplicando il differenziale tra fatturato/corrispettivi medi mensili 2020 e quelli 2019 moltiplicato per le ben note aliquote percentuali:
L’importo del contributo a fondo perduto comunque non può essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti, mentre il ristoro massimo non potrà superare i 150mila euro.
Per ottenere il contributo a fondo perduto del Decreto Sostegni occorre fare domanda all’Agenzia delle Entrate. In base alle anticipazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi, le erogazioni saranno attive dall’8 aprile, dunque i tempi per presentare la domanda sono davvero stretti.
Al comma 8 dell’articolo 1 del Decreto Sostegni viene appunto specificato che “al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, i soggetti interessati presentano, esclusivamente in via telematica, una istanza all’Agenzia delle Entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti definiti dai precedenti commi. L’istanza può essere presentata, per conto del soggetto interessato, anche da un intermediario abilitato di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate. L’istanza deve essere presentata, a pena di decadenza, entro sessanta giorni dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione della stessa.
Le modalità di effettuazione dell’istanza, il suo contenuto informativo, i termini di presentazione della stessa e ogni altro elemento necessario all’attuazione delle disposizioni del presente articolo sono definiti con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate”.
Approfondisci.
Aumentano le controversie discusse da remoto nel II trimestre 2024
Per una migliore gestione contabile e fiscale
Le società di capitali trainano la crescita
Sgravi fiscali per le imprese che incrementano i dipendenti a tempo indeterminato
Scopri lo studio di commercialisti Natella e Bruno a Milano
Quale scegliere per la gestione contabile nelle piccole imprese
Aumentano le controversie discusse da remoto nel II trimestre 2024