Investimenti detraibili al 50%
Le startup innovative, come le PMI, rappresentano un punto di forza per lo sviluppo economico e tecnologico del nuovo panorama imprenditoriale italiano: rafforzare, dunque, gli interventi in favore di startup e PMI innovative è l’obiettivo che vuole perseguire il nuovo Decreto Rilancio.
L’articolo 38, in particolare, elenca tutte le iniziative e le nuove misure a sostegno dell’ecosistema startup e PMI innovative in Italia, per favorirne il rilancio post-Covid come, ad esempio, una proroga di 12 mesi per la permanenza nella sezione speciale del Registro delle imprese e dei conseguenti benefici disegnati appunto per le startup e PMI innovative.
Detrazioni per startup e PMI
A decorrere dal 19 maggio 2020, le persone fisiche che investono nel capitale sociale di una o più startup innovative possono beneficiare di una detrazione IRPEF pari al 50% della somma investita, in alternativa alla detrazione IRPEF del 30% (per investimenti fino a un milione di euro).
Il beneficio viene riconosciuto anche nel caso in cui l’investimento sia effettuato attraverso azioni o quote di organismi di investimento collettivo del risparmio che investono prevalentemente in startup innovative. Tale detrazione si applica alle sole startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese al momento dell'investimento.
L'investimento massimo agevolabile, in ciascun periodo d'imposta, non può essere superiore a 100.000 euro e deve essere mantenuto per almeno tre anni.
L'eventuale cessione, pure parziale, dell'investimento prima del decorso di tale termine, comporta la decadenza dal beneficio e l'obbligo per il contribuente di restituire l'importo detratto, unitamente agli interessi legali.
Come per le startup, dunque a decorrere dal 19 maggio 2020, anche le persone fisiche che investono nel capitale sociale di una o più PMI innovative possono beneficiare di una detrazione IRPEF pari al 50% della somma investita.
Tale beneficio è riconosciuto anche nel caso di investimento effettuato attraverso azioni o quote di organismi di investimento collettivo del risparmio che investono prevalentemente in PMI innovative.
Come per le startup la detrazione si applica alle PMI innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese al momento dell'investimento.
A differenza, invece, delle startup l’investimento massimo agevolabile, in ciascun periodo d'imposta, non può essere superiore a 300.000 euro e deve essere mantenuto per almeno tre anni. L'eventuale cessione, anche parziale, dell'investimento prima del decorso di tale termine, comporta la decadenza dal beneficio e l'obbligo per il contribuente di restituire l'importo detratto, unitamente agli interessi legali.
La detrazione del 50% spetta prioritariamente rispetto alla detrazione del 30% prevista dal regime ordinario e fino all’investimento massimo agevolabile di 300.000 euro. Sulla parte eccedente tale soglia verrà applicata esclusivamente la detrazione del 30% nei limiti previsti dal Regolamento UE 1407/2013 sugli aiuti “de minimis”.
Approfondisci.
Credito d’imposta per gli investitori incapienti