Proroga al 30 giugno 2023
Con un comunicato stampa di venerdì 3 luglio 220, il MEF ufficializza che l’Italia è autorizzata a continuare ad applicare lo split payment fino al 30 giugno 2023.
Ricordiamo che lo split payment, o scissione dei pagamenti , è un regime particolare che stabilisce che il debitore dell’IVA sia il cessionario/committente anziché, come avviene normalmente, il cedente/prestatore.
Di conseguenza, per le operazioni soggette a split payment, il cessionario/committente non corrisponde l’IVA al proprio cedente/prestatore in considerazione del fatto che la stessa è “pagata” direttamente all’erario.
Sono soggetti allo split payment tutti coloro che svolgono operazioni nei confronti:
Il decreto Dignità del 2018 ha stabilito che non si applica alle prestazioni di servizi effettuate dai professionisti soggetti a ritenute a titolo d’imposta o di acconto. Vengono dunque esclusi:
Le Pubbliche Amministrazioni che effettuano acquisti soggetti a split payment in ambito istituzionale versano l’IVA mediante il modello F24 “enti pubblici”.
Le Pubbliche Amministrazioni che agiscono invece in ambito commerciale e le società possono procedere, con riferimento all’IVA afferente agli acquisti in ambito split payment, in via alternativa:
Credito d’imposta per gli investitori incapienti