Riduzione delle sanzioni amministrative per i contribuenti che rinunciano al contante
Per i contribuenti esercenti attività di impresa, lavoro autonomo o professionale, siano questi persone fisiche o giuridiche, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro, che decidono di rinunciare all’utilizzo del contante per tutte le operazioni, sia attive che passive, è prevista la riduzione delle sanzioni amministrative previste per eventuali violazioni relative alle imposte sui Redditi, all’IVA e all’Irap. Si tratta di una riduzione del 50% delle sanzioni amministrative previste dagli articoli 1, 5 e 6 del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997 n.471.
Le violazioni amministrative per cui è prevista la riduzione sono, in breve, quelle relative alla dichiarazione delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive, quelle relative alla dichiarazione delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive e infine le violazioni degli obblighi relativi alla documentazione, registrazione ed individuazione delle operazioni soggette all’imposta sul valore aggiunto.
Per usufruire di questa agevolazione per l’anno di imposta di interesse, è necessario:
La compilazione del modello Redditi 2020
Il prospetto denominato “Estremi identificativi dei rapporti finanziari” del modello Redditi richiede l’indicazione dei dati identificativi dei rapporti che l’azienda intrattiene, nel periodo di imposta oggetto della dichiarazione, con gli operatori finanziari, dai quali transitano i movimenti finanziari diversi dal contante effettuati in entrata e in uscita dal contribuente.
Per ogni rapporto contrattuale che il contribuente intrattiene con un operatore finanziario dovrà essere utilizzato un modulo del prospetto in cui dovranno essere indicati il codice fiscale italiano o, in alternativa, il codice fiscale estero, la denominazione dell’operatore finanziario e il codice che qualifica la tipologia di rapporto intrattenuto.
Compilazione del modello IVA 2020
Il quadro VB del modello IVA 2020 denominato “Dati relativi agli estremi identificativi dei rapporti finanziari”, presenta una struttura analogo al prospetto del modello Redditi e richiedendo quindi, anche in questo caso, il codice fiscale italiano o, in alternativa, il codice fiscale estero, la denominazione dell’operatore finanziario e il codice che qualifica la tipologia di rapporto intrattenuto.
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