L’Agenzia delle Entrate torna sul requisito dell’iscrizione all’AIRE, richiesto ai fini del prolungamento del regime impatriati
Con la risposta a interpello n. 321 del 3 giugno 2022, l’Agenzia delle Entrate torna sul requisito dell’iscrizione all’AIRE, richiesto ai fini del prolungamento del regime speciale per lavoratori impatriati.
Il caso
L’istante fa presente di avere una doppia cittadinanza, italiana e serba, e di aver beneficiato del regime dei lavoratori impatriati a decorrere dall'anno 2017 e per i cinque successivi. Chiede di potersi avvalersi della possibilità di allungamento del periodo di agevolazione per gli anni 2022-2026.
In merito specifica che nel periodo antecedente al trasferimento della residenza fiscale in Italia, non era iscritta all'AIRE in quanto cittadina extra-comunitaria in attesa di cittadinanza Italiana.
La risposta n. 321 del 3 giugno 2022, recante oggetto “Regime speciale per lavoratori impatriati - esercizio opzione per ulteriore quinquennio italiani non iscritti all’AIRE”, ricorda che l’opzione per protrarre di altri 5 anni il regime agevolativo è stata introdotta dalla legge di Bilancio 2021 e viene riconosciuta alle persone fisiche che:
Da ciò si rileva che all’opzione non possono accedere coloro che non sono stati iscritti all'AIRE e i cittadini extra-comunitari anche se beneficiari del regime speciale per lavoratori impatriati.
Questo il motivo per cui l'Agenzia delle Entrate da parere negativo giudicando che la richiedente non sia in possesso dei requisiti per esercitare l'opzione di cui al citato articolo 1, comma 50, della legge n. 178 del 2020.
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