Le nuove regole per le imprese e le sanzioni previste
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha recentemente fornito chiarimenti sull'obbligo per le imprese di stipulare una polizza assicurativa contro i danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024.
L'obbligo riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia e quelle con sede all'estero ma con una stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro delle Imprese ai sensi dell'articolo 2188 del codice civile. Sono escluse le imprese agricole, come definite dall'articolo 2135 del codice civile.
Il Decreto-legge n. 39/2025 ha stabilito scadenze differenziate per l'adeguamento all'obbligo:
Grandi imprese: termine fissato al 31 marzo 2025.
Medie imprese: proroga fino al 30 settembre 2025.
Micro e piccole imprese: proroga fino al 31 dicembre 2025.
Per le polizze già in essere, l'adeguamento alle nuove disposizioni decorre dal primo rinnovo o quietanzamento utile.
La mancata stipula della polizza non comporta sanzioni pecuniarie dirette. Tuttavia, l'inadempimento può influire sull'accesso a contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche. In particolare, l'articolo 1, comma 102, della Legge n. 213/2023 prevede che le amministrazioni pubbliche tengano conto dell'adempimento assicurativo nell'assegnazione di tali benefici. Ciò significa che un'impresa inadempiente potrebbe essere esclusa da futuri incentivi, a meno che la normativa specifica dell'incentivo non disponga diversamente.
Le sanzioni indirette, come l'esclusione da agevolazioni, si applicano solo dopo che le amministrazioni competenti avranno recepito e attuato le disposizioni della Legge di Bilancio 2024 nelle normative specifiche dei singoli incentivi. Pertanto, fino a tale recepimento, le imprese non sono soggette a penalizzazioni per la mancata stipula della polizza.
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