Moratoria per spese effettuate in contanti dal 1° gennaio scorso al 31 marzo 2020 per i contribuenti che non hanno rispettato l’obbligo di pagamento con mezzi tracciabili
Arriva la moratoria di tre mesi per i bonus fiscali non tracciati. Viene presentato alla Camera l’emendamento al decreto Milleproroghe che di fatto salva le spese effettuate in contanti dal 1° gennaio scorso al 31 marzo 2020 per i contribuenti che non hanno rispettato l’obbligo di pagamento con mezzi tracciabili.
È però ancora aperto il confronto nella maggioranza sui fondi necessari per garantire le coperture, in particolare sulle modalità di reperimento degli stessi.
L’obiettivo dell’emendamento è quello di evitare che i contribuenti che hanno pagato in contanti non si vedano riconosciuti gli sconti fiscali nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi) del 2021.
L’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per ottenere la detrazione di imposta del 19% riguarda le spese mediche (escluse quelle in convenzione), le spese per l’iscrizione dei figli per le attività sportive, gli affitti per gli studenti fuori sede, le spese per l’istruzione secondaria e universitaria, quelle funebri e per le badanti.
Dunque, una volta entrata in vigore la legge di conversione (previa l’approvazione dell’emendamento), dal 1° aprile 2020 bisognerà pagare le spese interessate dalla stretta sul contante con assegni bancari o postali, carte di credito o bancomat.
Approfondisci.
Credito d’imposta per gli investitori incapienti