Importanti novità su tasse per affitti brevi e house hosting
Il 2018 si annuncia pieno di novità per tutti i proprietari di immobili in affitto con servizi di hosting come AirBnB. La famosa società che dà la possibilità ai suoi utenti ha sollevato diverse questioni al Tar del Lazio in merito alla tassa sugli affitti brevi. Dopo il ricorso di AirBnB per la sospensione di questa tassa, respinto dal Tar il 18 ottobre, la situazione è in continua evoluzione, grazie al parere del Consiglio di Stato che ha ritenuto le questioni sollevate meritevoli di un’analisi approfondita e ha ordinando al Tar la fissazione di un’udienza.
La tassa sugli affitti brevi fu introdotta nella manovra correttiva della scorsa primavera e prevede che i servizi che fanno da intermediari, AirBnB e altre piattaforme di house hosting online comprese, siano responsabili della riscossione delle tasse dovute dai proprietari degli appartamenti e della trasmissione dei relativi dati all’Agenzia delle Entrate.
Contro questa normativa Airbnb ha presentato appello al Consiglio di Stato contro l’Agenzia delle Entrate. La quarta sezione ha depositato un’ordinanza accogliendo parzialmente le richieste dell’appello e richiedendo un’immediata udienza al Tar, in quanto le questioni sollevate andrebbero a ledere il diritto dell’Unione Europea in materia. Vai alla notizia completa
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