In ottica di dichiarazioni dei redditi e detrazioni fiscali (nello specifico l’imposta Irpef) è importante conoscere le soglie e i limiti perché un familiare del proprio nucleo venga considerato “a carico fiscale”.
Quando il familiare è considerato fiscalmente a carico?
In ottica di dichiarazioni dei redditi e detrazioni fiscali (nello specifico l’imposta Irpef) è importante conoscere le soglie e i limiti perché un familiare del proprio nucleo venga considerato “a carico fiscale”. I/Il familiari/e per i quali si desidera percepire le dovute detrazioni previste, non deve superare un limite massimo di reddito complessivo annuo: la soglia limite stabilità per legge è di 2.840,51€ al lordo degli oneri deducibili. In linea generale si può dire che questa normativa fiscale comprende solo i redditi che fanno parte del reddito complessivo Irpef soggetti all’ordinaria tassazione. Tuttavia alcune apposite disposizioni riguardo la stessa, tendono a considerare rilevanti anche redditi esenti o soggetti ad un diverso regime impositivo, come per esempio:
-le retribuzioni indicate all’art. 12 co. 2 del TUIR
-la quota esente dei redditi per lavoro dipendente in zone di frontiera o Paesi limitrofi prestati con continuità e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato
-redditi d’impresa o derivanti da lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in regime fiscale di sostegno dell’imprenditorialità giovanile e/o lavoratori in mobilità
-redditi d’impresa o derivanti da lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in regime fiscale forfettario per esercenti attività d’impresa, arti o professioni.
Chi può essere considerato come familiare a carico?
E’ utile chiarire che in termini fiscali possono essere considerati familiari “a carico” anche soggetti facenti parte del nucleo che non risiedono nella stessa abitazione del dichiarante. Tra questi troviamo per esempio il coniuge se esso/a non risulta separato ai termini di legge (ossia, fino a che una sentenza del tribunale competente non stabilisca ciò in via definitiva) e tutti i figli (compresi quelli adottivi, affiliati o affidati) a prescindere dal fatto che abbiano superato la maggiore età e che siano dediti a corsi di studio/corsi professionali o stiano svolgendo tirocini gratuiti. Tra gli altri familiari che possono essere inglobati nella macro-categoria di “persone a carico” troviamo nipoti, genitori, generi e nuore, suoceri, fratelli e sorelle e nonni. La condizione necessaria e indispensabile per considerare questi ultimi soggetti a carico è la convivenza con il soggetto dichiarante e il non percepire da essi assegni alimentari stabiliti dalle autorità giudiziarie.
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